Le principali varietà di caffè
Quando parliamo di varietà di caffè, non parliamo di caffè espresso, cappuccino o flat white, ma delle diverse specie di piante di caffè e dei differenti tipi di chicchi che queste producono, entrambi in grado di influenzare il sapore del tuo caffè quotidiano.
Quattro tipi di chicchi di caffè
In breve, ci sono quattro tipi principali di chicchi di caffè: Arabica, Excelsa, Liberica e Robusta. In natura, possono esistere altre varietà di piante di caffè, ma dal punto di vista commerciale queste quattro sono le più significative per via delle loro caratteristiche, come la resistenza alle malattie e la resa. Tutti i chicchi di caffè sono coltivati nei cinquanta paesi del mondo che appartengono alla cosiddetta Bean Belt, tra i tropici del Cancro e del Capricorno. Queste quattro varietà hanno profili di gusto molto diversi.

Arabica
ARABICA è il chicco più popolare e rappresenta circa il 60% della produzione mondiale di caffè. Questa percentuale sarebbe più alta se non fosse così sensibile alle malattie. Il caffè prodotto con chicchi di Arabica, è considerato di altissima qualità, e per questo i chicchi sono i più costosi. Ne risulta un caffè dal sapore dolce e delicato senza note amare.
L’origine di questi chicchi risale alla notte dei tempi sugli altopiani dell’Etiopia e sono probabilmente i primi chicchi di caffè ad essere mai stati consumati. Purtroppo (o per fortuna, per chi li vende), i chicchi di Arabica sono costosi perché non sono così facili da coltivare in quanto richiedono maggiore ombra, acqua e alta quota (almeno 600 metri sul livello del mare).

Robusta
ROBUSTA è il secondo tipo di chicco di caffè più popolare. Si pensa che abbia avuto origine nell’Africa subsahariana ed è ora coltivato in tutta l’Africa e l’Indonesia. Poiché è meno costoso, Robusta è spesso mescolato in miscele con il suo cugino più caro, Arabica. Il suo sapore tende ad essere più aspro e forte di quest’ultimo, con un sapore quasi bruciato. Robusta ha anche una dose più elevata di caffeina. Queste differenze rendono le due varietà il duo perfetto quando si tratta di miscele, in particolare per il caffè istantaneo e l’espresso.

Liberica
LIBERICA può essere uno dei tipi di chicchi di caffè più difficili da trovare. Più grandi di altre varietà, i suoi chicchi hanno un aroma floreale e un sapore audace e affumicato. Originari dell’Africa centrale e occidentale – in particolare della Liberia, da cui il nome – questi chicchi sono spesso miscelati con altri e costituiscono circa il 2% della fornitura internazionale di caffè, nonostante raramente arrivino sui mercati nordamericani o europei.
Excelsa
I chicchi di EXCELSA sono stati recentemente riclassificati come una variante di Liberica e sono coltivati quasi interamente nel sud-est asiatico. I chicchi Excelsa si trovano spesso nelle miscele per via della loro capacità di aggiungere complessità e sapori fruttati.


Tipi di miscele di caffè
Una miscela di caffè è una miscela di due o più chicchi di origine diversa combinati con l’obiettivo di unire le migliori qualità di ogni di essi, al fine di creare il sapore desiderato. Con origini diverse, non si intende necessariamente paesi diversi, ma anche per esempio altitudini anche minime e variabili nella stessa area. Anche queste micro differenze possono influenzare il sapore del chicco. In generale, le miscele tendono ad essere più discrete dei caffè monorigine. Risultano quindi ideali per i tradizionali caffè con latte a base di espresso, come latte macchiato e cappuccino.
La necessità di creare una miscela di caffè può anche essere dovuta all’aspetto finanziario. Alcuni chicchi sono infatti più costosi, o prodotti in quantità maggiori, rispetto ad altri. I caffè miscelati sono inoltre disponibili tutto l’anno in quanto non sono soggetti alla stagionalità come possono essere invece i caffè monorigine.
Ad ogni modo, la cosa più importante è trovare la miscela che fa per te, che potrebbe però variare da un caffè all’altro. La buona notizia è che il sapore dei chicchi di caffè è al suo apice circa da una a tre settimane dopo la tostatura, quindi cambiarlo regolarmente non è così impegnativo.
Diversi tipi di caffè regionale
Nonostante quello che si potrebbe pensare, un espresso non è sempre uguale. La penisola italiana abbonda di diverse interpretazioni di queste minuscole tazze di bontà scura energizzante. Un classico caffè napoletano è ricco di Robusta e avrà quindi più caffeina e un gusto corposo. Al contrario, più a nord, a Torino, troviamo il delizioso “bicerin”, una bevanda tradizionale locale a base di caffè espresso, cioccolata e panna, che è ideale per combattere il freddo invernale.
In estate, nella città pugliese di Lecce, il “caffè in ghiaccio” è invece il modo ideale per stare freschi. Sarebbe stato inventato più di 70 anni fa dal distributore locale di ghiaccio Antonio Quarta. Il suo ingrediente chiave è il latte di mandorle. Ancora più insolito, il “caffè padovano”, creato nell’iconico Caffè Pedrocchi di Padova, è aromatizzato con sciroppo di menta montato con panna e latte.
Infine, la città portuale toscana di Livorno tradizionalmente serviva ai marinai locali un ponce, derivante probabilmente dalla parola inglese “punch”, a base di caffè arricchito con rum, zucchero e scorza di limone.